Tutto ha inizio così ma andiamo con ordine.
Si inizia da un forum. Una comunità virtuale. Un po’ diversa dalle altre forse perchè interessa principalmente gli studenti della mia facoltà. A parte la parte “seria” dedicata alle diverse materie esiste anche quella “tempo libero”, dove si può discutere, scherzare, segnalare, al di fuori dell’ottica didattica.
Inizia l’interazione con gli altri utenti: si quota, si ride alle battute, si discute. Si passa all’aggiunta su messenger e alle multi-riunioni condominiali organizzate da chi trova gusto nel creare queste caciare. Alla fin fine, le persone che rimangono a parlare sono sempre le stesse e, tra una battuta ed un’altra, impari a conoscerle e a farti conoscere. Inizi a parlarci anche al di fuori di quelle pazze discussioni; parli della tesi che dovresti scrivere, della giornata, condividi sensazioni e pensieri ad alta voce.
Poi succede che è domenica pomeriggio con la noia e una pioggerellina a far da padrone. All’improvviso, la proposta di una pizzata. Così. Noi tre. Passare il limite che separa la virtualità e la realtà. Il si esce fuori stranamente all’improvviso, sovrastando la mia parte introversa, timida, sempre prudente. Giusto il tempo di accordarsi sul posto dove andare a mangiare e su dove incontrarsi. Ed eccoli là. Ma sei diversa dalla foto di Messenger…ma che strano trovarsi così... Superati i primi, pochi, attimi di imbarazzo, eccoci sedute davanti a delle pizze e a dei bicchieri di birra. A parlare di noi, del forum e della stranezza dell’evento. A ridere di ciò. La serata continua tra risate e battute di altri due amici virtuali che ci raggiungono e non “si riconoscono” (me fusa ^_^). Gira e rigira facciamo le quattro, ridendo e passando una bella serata. Quella serata non fu l’unica. In quella settimana capita che arriva un sms o trovi un messaggio offline su messenger che ti avvisa di un’uscita improvvisa. Così giusto per passare qualche oretta assieme. Da allora ci sono state tante piccole e grandi cose e tanti piccoli aneddoti che ci fanno ridere e emozionare. Insieme abbiamo vissuto questi ultimi 365 giorni, condividendo di tutto di più.
Questo post è un po’ intimo e serve a me per dirvi grazie per:
… le chiacchierate in macchina utili a conoscerci meglio;
… gli scatti atletici nella piazzetta di San Lorenzo;
… l’allungare sino a Arco di Travertino per prendere quelle pizzette lì che sono veramente buone;
… gli abbracci nel momento del bisogno;
… le chiacchierate su messenger utili come sfogo e utili a liberarsi dei pesi che ogni tanto mi capita di avere dentro;
… le seadas come merenda anche se il miele non mi piace;
… quell’insalata di riso che mi piace così tanto;
… le giornate e le nottate passate davanti al pc per scrivere la tesi;
… i tappi nelle orecchie perchè, a quanto pare, la notte non sono poi così tanto silenziosa;
… gli sms di incoraggiamento prima della discussione;
… la festa dell’unità il giorno prima della discussione (una delle serate più fredde dell’estate romana) e la mia presenza assente;
… Profumo perso [io aspetto di vederlo assieme ^_^];
… via dei Cerchi e il ponte che porta a trastevere;
… le patatine di Ponte Sisto;
… il concerto degli Afterhours con qualcuno ( :firula: ) che non sapeva chi fossero;
… i manifesti del concerto dei Perturbazione;
… le dritte per la tesi, per l’abstract, la copertina e le slides-,
… quella sera di settembre in una stradina vicino Villa Torlonia in cui si tentava di non piangere e di non commuoversi;
… le sbronze (non mie :p ) con mezzo bicchiere di vino:
… lo ska a Villa Ada;
… i falò sulle spiagge romane
… le candele [quella di una festa di laurea ce l’ho ancora ^_^]
… Little Miss Sunshine e Paolo Fox;
… quella festa a sorpresa da Fassi;
… il cibo cinese;
… i concerti dei Tuentitrii ed il fan club;
… il cappuccino alle sei del pomeriggio alla Stazione Termini;
… la voce che (non) sento quando mi avvicino minacciosa al barattolo della Nutella;
… il mio nome urlato quando mi lascio guidare dalle mie paranoiche insicurezze;
… quel pomeriggio in città universitaria mentre venivano scritti i ringraziamenti per una tesi;
… tante altre cose che probabilmente mi sono sfuggite.
Grazie ragazze. ViVoglioBene. Ora prendo un bicchiere e brindo a noi. Anche perchè non c’è stata acqua più buona (citazione indiretta).